OBIETTIVI E SBOCCHI PROFESSIONALI DEL CORSO DI STUDI - SAMAC
Anno Accademico 2024-2025
- Obiettivi formativi specifici
- Profilo professionale e sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
- Risultati di apprendimento attesi
Il corso mira a formare figure apicali e specialisti competenti nel settore delle risorse naturali ma con una preparazione interdisciplinare che consenta ai laureati di operare in piena autonomia nel settore della gestione, del controllo e della tutela dell'ambiente marino, nelle sue componenti biotiche e abiotiche, e in relazione alle attività antropiche.
Il progetto formativo ha l’obiettivo di fornire al laureato competenze nella:
- Valutazione delle risposte degli organismi a cambiamenti dei parametri chimico-fisici dell’ambiente marino, nella determinazione degli effetti e dei meccanismi di azione di inquinanti, in particolare di contaminazioni emergenti e nell’interpretazione dei dati biologici per una corretta valutazione del rischio di esposizione in organismi marini ma anche sull’uomo.
- Gestione delle risorse alieutiche, intese come valutazione dello sforzo di pesca e del benessere animale secondo le normative vigenti.
- Governance delle trasformazioni e della protezione delle coste, pianificazione del territorio e delle interazioni tra spazi marini e costieri, consulenza nei fenomeni di erosione costiera, consulenza nei fenomeni di perdita della biodiversità legata ad attività antropiche.
- Pianificazione spaziale marittima come consulenza sulle problematiche legate ai fenomeni naturali, sociali, giurisdizionali e territoriali.
- Costruzione di politiche di governo delle attività marine e costiere nella prospettiva della Blue Economy.
- Analisi della biodiversità e della biotecnologia associata allo sfruttamento delle biomasse di origine marina, alla ricerca di principi attivi o materiali innovativi per la biomedicina e la nutraceutica, e delle biotecnologie a servizio della gestione dell’ambiente marino.
L'organizzazione didattica, volta al raggiungimento degli obiettivi formativi, prevede congiuntamente all’articolazione disciplinare anche insegnamenti che coniugano la parte teorica con quella più propriamente laboratoriale. In totale almeno il 20% dei crediti assegnati dagli insegnamenti caratterizzanti e affini sono crediti relativi ad attività sperimentali in laboratorio chimico-geologico-biologico oppure direttamente in campo (con uscite a mare). Nel dettaglio gli insegnamenti proposti si focalizzeranno sull’impostazione dei disegni sperimentali, utilizzo delle principali tecniche analitiche di laboratorio, analisi dei dati, metodi di campionamento in campo, normative nazionali ed internazionali volte alla tutela del territorio, conoscenza delle specie e degli habitat tutelati da norme nazionali ed internazionali, conoscenza dei principali problemi in ambito gestionale e normative connesse, caratterizzazioni ambientali e valutazioni di impatto, analisi degli impatti ambientali dei trasporti marittimi e delle infrastrutture offshore.
Tra le competenze trasversali, fornite ad integrazione del percorso di studi, figurano l’imprenditorialità, l'information literacy, il pensiero computazionale, il project management e il multilinguismo. Tali competenze sono presenti sia nei programmi di numerosi insegnamenti caratterizzanti e soprattutto negli gli insegnamenti integrativi a scelta volti alla formazione nell’imprenditorialità giovanile, disciplina e gestione delle aree protette, economia e cambiamenti globali, diritto ambientale e diritto dell’impresa, telerilevamento dei cambiamenti ambientali, sociologia dell’ambiente, contabilità dei servizi ecosistemici e del capitale naturale.
Il profilo professionale del laureato magistrale in Scienze per l’Ambiente Marino e Costiero è un esperto in analisi e gestione dell’ambiente marino, biologo ed ecologo marino, esperto delle risorse marine e delle aree costiere, esperto delle politiche ambientali delle aree marine e costiere, esperto nelle gestioni delle relazioni uomo-ambiente marino.
Questa figura professionale abbina la capacità di analisi di dati ambientali e biologici per l'identificazione di soluzioni tecnologiche volte al monitoraggio, alla conservazione, al recupero e alla gestione degli ecosistemi marini e costieri. La naturale collocazione della figura professionale si pone all'interno o al servizio di enti pubblici o aziende private, con l'obiettivo di identificare metodi e soluzioni per la gestione dell’ambiente marino e delle sue risorse, il monitoraggio e mitigazione degli impatti antropici, la pianificazione spaziale marina e marittima, l’implementazione e sviluppo delle biotecnologie applicate agli organismi marini, la progettazione e realizzazione di programmi di valutazione di impatto ambientale di opere e infrastrutture marine, l’educazione e la divulgazione ambientale, la ricerca nell’ambito delle scienze del mare. Un elenco non esaustivo dei possibili sbocchi professionali ai quali il corso di laurea può dare accesso include:
- - Valutatore della qualità ecologica degli ambienti marini e costieri
- - Pianificatore di politiche territoriali e di programmi di monitoraggio marino ambientale e biologico
- - Pianificatore di bonifiche di siti marino-costieri inquinati
- - Tecnico di laboratorio per le analisi ambientali
- - Tecnico del monitoraggio e audit ambientale
- - Insegnante di materie tecniche-scientifiche
- - Ricercatore presso enti pubblici e privati
- - Guida ambientale
- - Operatore in Aree Marine Protette
- - Divulgatore scientifico
La Laurea Magistrale in Scienze per l’Ambiente Marino e Costiero, classe LM 75-Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio, oltre a costituisce titolo per l'ammissione al dottorato di ricerca, consente l'iscrizione ai diversi ordini professionali previo superamento dell'esame di stato (DPR 328/01; DM 16/03/07; allegato 2 DM 386/07), come quello relativo a Dottori Agronomi e Forestali, Sezione A; Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori, sezione A – paesaggista; Biologi, sezione A; Geologi, sezione A. In seguito all'accordo sottoscritto dal Collegio Nazionale degli Agrotecnici e da AISA – Associazione Italiana Scienze Ambientali, è possibile l’iscrizione all'Albo professionale degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.
Il corso di Laurea Magistrale in Scienze per l’Ambiente Marino e Costiero ha l’obiettivo principale di formare specialisti nel campo della conoscenza e della gestione dell’ambiente marino, ove le conoscenze in campo biologico e diversi livelli di organizzazione (dai geni all’ecosistema) sono applicate a diverse scale di osservazione (dalle zone costiere sino agli oceani) tramite le più avanzate metodologie di indagine e analisi delle componenti chimiche, fisiche e biologiche. L’approccio interdisciplinare, integrando aspetti biologico-ambientali e socio-ecologici e di governance, mira ad accrescere la comprensione delle interazioni tra l’ambiente marino e le attività umane per consentire un più efficace controllo e gestione dell’uso dello spazio marino e costiero e delle sue risorse nel rispetto della moderna visione europea della Marine Strategy e della Blue Growth.
Il corso prevede insegnamenti volti ad ampliare la preparazione acquisita nei corsi di Laurea di primo livello e a fornire conoscenze necessarie per l’approfondimento delle tematiche di studio specifiche per le scienze del mare. Il laureato maturerà la capacità di acquisire e sintetizzare dati di differente tipologia (geologici, oceanografici, chimici e biologici), e di elaborare in modo autonomo strategie di ricerca e risoluzione di problematiche ambientali in aree marine e costiere. Nello specifico, il laureato avrà sviluppato tre principali aree di apprendimento: a) studio ed analisi dell’ambiente marino biologico, b) studio ed analisi della componente abiotica marina, c) studio ed analisi dell’interazione umana con il sistema marino, acquisendo e approfondendo:
- - Gli aspetti abiotici dell’ambiente marino e la loro influenza sugli aspetti biologici
- - L’ecologia dell’ambiente marino, le relazioni tra il funzionamento degli ecosistemi e la biodiversità marina, e l’impatto antropico su tali relazioni
- - L’utilizzo di bioindicatori e indici correlati nei piani di monitoraggio degli ambienti marino costieri
- - La valutazione delle risposte degli organismi a cambiamenti dei parametri chimico-fisici dell’ambiente marino, nella determinazione degli effetti e dei meccanismi di azione di inquinanti, in particolare di contaminazioni emergenti e nell’interpretazione dei dati biologici per una corretta valutazione del rischio di esposizione in organismi marini ma anche sull’uomo
- - La valutazione dei rischi insistenti sulla fascia costiera, dall’erosione alla gestione delle attività ricreative-industriali ivi insediate, anche in considerazione degli aspetti socio-sanitari
- - La gestione delle risorse alieutiche, delle attività produttive legate all’allevamento di organismi marini, dello sforzo di pesca e del benessere animale secondo le normative vigenti
- - La pianificazione dell’uso dello spazio marino e marittimo, la risoluzione dei conflitti tra end-users, l’analisi delle politiche di sviluppo delle attività socio-economiche in ambito marino e costiero nella prospettiva della Blue Economy.